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Quando chiedere aiuto: risorse e supporto per il gioco problematico

Il gioco problematico, noto anche come disturbo da gioco d’azzardo o ludopatia, viene definito come la dipendenza patologica dai giochi d’azzardo.

Le persone affette da questa dipendenza comportamentale, come si legge sul sito del Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “giocano frequentemente e ripetutamente, spinti da una necessità impellente di giocare, difficile da controllare, e hanno un’importante attrazione e concentrazione su idee e immagini relative al giocare e alle circostanze che si associano all'atto stesso”.

I criteri diagnostici, ovvero i segnali che indicano se ci si trova di fronte a un caso di gioco problematico o meno, sono svariati, come vedremo di seguito, e solo in base ad essi si può identificare la gravità del disturbo e, quindi, agire per risolverlo.

Rivolgersi a qualcuno per ricevere sostegno psicologico è il primo – e più importante – passo verso la guarigione e dimostra non debolezza ma, al contrario, forza e maturità.

In questo articolo troverai tutte le informazioni utili a capire se tu o qualcuno a te vicino necessita di supporto, come richiederlo e dove trovarlo, nel caso ce ne fosse bisogno.

Come riconoscere i segnali del gioco problematico

Secondo il DSM 5, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, redatto dall'American Psychiatric Association (APA) nel 2013, la diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo richiede che vengano evidenziati almeno quattro dei seguenti segnali in un periodo di 12 mesi:

  • Bisogno di giocare con somme di denaro sempre maggiori per provare l’adrenalina desiderata;
  • Provare agitazione o irritabilità quando si tenta di ridurre la frequenza delle giocate o di smettere di giocare;
  • Aver tentato più volte, ma senza riuscirci, a controllare o ridurre la frequenza delle giocate o a smettere di giocare;
  • Ritrovarsi a pensare frequentemente al gioco (ad esempio, riflettendo spesso su esperienze di gioco passate, pianificando la prossima sessione o pensando a come ottenere denaro per giocare);
  • Giocare quando ci si sente a disagio (ad esempio, in situazioni di impotenza, senso di colpa, ansia o depressione);
  • Dopo aver perso denaro al gioco, tornare a giocare per cercare di recuperarlo (inseguire le perdite);
  • Mentire per nascondere l’entità del proprio coinvolgimento nel gioco;
  • Mettere a rischio o perdere una relazione importante, un lavoro e/o delle opportunità scolastiche o professionali a causa del gioco;
  • Fare affidamento sugli altri per ottenere il denaro necessario a gestire situazioni finanziarie disperate causate dal gioco.
  • La gravità del disturbo viene classificata come lieve, se si riconoscono 4 o 5 criteri tra quelli sopraindicati, moderata nel caso se ne individuino 6 o 7, o grave, quando se ne identificano 8 o 9.

Perché è importante chiedere aiuto

Chiedere aiuto è vitale per affrontare i problemi legati al gioco, e superare l’imbarazzo o la vergogna è fondamentale per farsi aiutare e dare l’avvio a un cambiamento positivo che si rifletterà su tutti gli aspetti della vita della persona affetta, dal benessere psicofisico al rapporto con famiglia e amici, dal lavoro o studio alla situazione finanziaria.

Andando più nello specifico, ecco alcuni dei benefici più importanti che possono derivare dal chiedere aiuto.

  • Intervenire presto porta a risultati migliori: più velocemente ci si rivolge a qualcuno, più facile sarà affrontare il problema prima che intacchi seriamente finanze, relazioni e salute mentale.
  • L’aiuto professionale può offrire strategie pratiche e sostegno emotivo: esistono una miriade di risorse – numeri verdi, associazioni di supporto, strumenti online e consulenti – finalizzate al sostegno di chi ha problemi con il gioco.
  • Condividere la propria esperienza può aiutare a sentirsi meno soli: l’imbarazzo o la vergogna possono impedire di cercare l’aiuto necessario, ma bisogna sempre ricordare che il disturbo da gioco d’azzardo è una condizione di salute mentale riconosciuta, non un fallimento personale, che accomuna tante persone.
  • Con il giusto supporto la guarigione è possibile: affidarsi ai professionisti o alle organizzazioni giuste permette di riprendere il controllo sulla propria vita e ritrovare fiducia in se stessi.

Risorse nazionali per il supporto al gioco patologico

In Italia le persone affette da patologie legate al gioco possono farsi aiutare in vari modi sfruttando diversi enti e servizi. Il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità mette a disposizione il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo (TVNGA), 800 558822, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16.

Come si legge sul sito dell’ISS, “il TVNGA offre informazioni chiare e validate scientificamente, orienta verso i servizi territoriali che propongono interventi sanitari per la diagnosi e il trattamento della dipendenza, propone risorse sociali utili a sviluppare relazioni di collaborazione sul territorio e informa sulla presenza di servizi in grado di gestire le problematiche economiche e/o legali legate alla pratica del gioco d’azzardo”.

A livello regionale, invece, esistono i SERD (Servizi per le Dipendenze), ubicati solitamente presso le ASL, che fanno parte della rete dei servizi pubblici per la diagnosi, cura e assistenza delle dipendenze, inclusa quella da gioco, e offrono supporto psicologico, consulenze, percorsi terapeutici e interventi mirati per le persone che soffrono di problemi legati al gioco e per le loro famiglie.

Tra le associazioni dedicate specificatamente a tali problemi ci sono Giocatori Anonimi, un’organizzazione di auto-mutuo-aiuto per riprendersi dalla ludopatia e dal gioco compulsivo, e Vinciamo il Gioco, un’associazione per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco.

Come parlare del problema con una persona cara

Quando si ha a che fare con una persona che mostra segnali di dipendenza dal gioco può essere difficile parlarne apertamente, ma è importante farlo per aiutare il soggetto a uscirne. Di seguito troverai alcuni suggerimenti su come affrontare il discorso al meglio.

  • Scegli il momento e il luogo adatto: trova un posto appartato e approfitta di un momento di calma e relax.

  • Sii onesto e aperto: spiega con la massima sincerità in che modo il gioco sta avendo conseguenze negative sulla sua vita e sulla tua, senza usare toni accusatori.

  • Dimostra empatia e comprensione: mostrati consapevole del fatto che parlare di problemi legati al gioco può essere difficile e metti in chiaro che la tua intenzione è aiutare, non giudicare, e che ci tieni al suo benessere.

  • Evita di colpevolizzare o criticare: concentrati sui suoi comportamenti legati al gioco e alle loro conseguenze, non sulla sua personalità. Un linguaggio negativo o critico può far mettere sulla difensiva e bloccare la comunicazione.

  • Ascolta: dai la possibilità alla persona di esprimere il suo punto di vista e le sue emozioni. Ascoltare senza interrompere dimostra rispetto e aiuta a costruire fiducia.

  • Offri supporto e risorse: proponi di cercare insieme un aiuto professionale o fornisci informazioni su servizi o strumenti di assistenza.

  • Sii paziente: il cambiamento richiede tempo e la persona potrebbe non essere pronta a essere aiutata nell’immediato. Offri sostegno e incoraggiamento senza mettere pressione.

  • Prenditi cura di te: dare sostegno a qualcuno con problemi di gioco può essere emotivamente impegnativo. Fatti aiutare anche tu da amici, familiari, gruppi di sostegno o professionisti.

Cosa offre LeoVegas in termini di supporto

Ogni giocatore registrato su LeoVegas ha accesso alla sezione “Gioco Responsabile” nel proprio profilo. Da lì è possibile impostare e personalizzare tutti i limiti disponibili (di deposito, di perdita, di sessione e di gioco) e autoescludersi in modo temporaneo o permanente.

Su LeoSafePlay è, inoltre, presente la pagina “Strumenti per il Gioco Responsabile”, con una descrizione completa di ogni strumento che offriamo ai nostri giocatori, accanto a quella dedicata alle associazioni di supporto e a un test di autovalutazione, che permette di capire se si è a rischio oppure no.

C’è, infine, il nostro Servizio Assistenza che si può contattare ogni giorno via chat, dalle 8 alle 24, e in qualsiasi momento tramite e-mail per impostare l’autoesclusione, nel caso non si fosse in grado di farlo da soli, o farsi indirizzare verso servizi specializzati alle problematiche legate al gioco.

Conclusioni

I modi per chiedere aiuto e i servizi che offrono assistenza, se si sente di avere un problema col gioco, sono molteplici. Dai servizi nazionali a quelli regionali, dalle associazioni ai nostri strumenti per il gioco responsabile, la scelta è davvero ampia.

Una volta individuato il servizio che fa al caso proprio, bisogna sfruttarlo subito senza farsi bloccare dall’imbarazzo o dalla vergogna, perché non c’è nulla di cui vergognarsi nel chiedere aiuto, anzi bisogna essere fieri di questa dimostrazione di forza.

Prima si agisce, prima si può riprendere il controllo sulla propria vita, quindi, se pensi che il gioco stia diventando un problema per te o per qualcuno a te caro, chiedi aiuto adesso.