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I Centrocampisti Italiani Più Forti di Sempre

Centrocampisti italiani più forti di sempre

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I ruoli del centrocampo sono molto cambiati nel corso dei decenni, anzi è proprio cambiato il concetto di centrocampo dai tempi del Metodo a quelli odierni del calcio fluido e relazionale.

Certo è che sotto la generica definizione di centrocampista possono starci difensori riciclati come mediani, registi, esterni appunto di centrocampo nel 4-3-3 o nel 4-4-2, alcuni tipi di ali una volta definite tornanti, fino ai trequartisti, ma solo nel caso siano centrocampisti con caratteristiche offensive e non attaccanti che giochino un po’ più dietro (esempi: Meazza, Totti).

Per questo la classifica dei migliori centrocampisti italiani di tutti i tempi è discutibile già nelle premesse, al di là dei tanti esclusi eccellenti dai nostri primi 10: Antognoni, Ancelotti, De Rossi, De Sisti, Causio, Oriali, De Napoli, Gattuso, Verratti, Bagni, Albertini, Dino Baggio, Domenghini, Juliano, Benetti…

1 - Gianni Rivera

Il mito del Milan, con cui fra le altre cose ha vinto 2 Coppe dei Campioni e 3 scudetti, in Nazionale ha vinto l’Europeo del 1968 e partecipato a 4 Mondiali (1962, 1966, 1979 e 1974) con la gemma ovviamente di quello in Messico, con il suo gol del 4-3 nella semifinale contro la Germania Ovest. In azzurro 60 presenze con 3 commissari tecnici diversi (Ferrari, Fabbri e Valcareggi).

2 - Valentino Mazzola

L’uomo simbolo del Grande Torino scomparso a Superga nel 1949, vincitore in maglia granata di 5 scudetti ma per motivi anagrafici impossibilitato a partecipare a grandi manifestazioni con la Nazionale (i suoi Mondiali sarebbero stati quelli del 1942 e del 1946).

In azzurro soltanto 12 presenze, per un giocatore per completezza tecnica paragonato ad Alfredo Di Stefano.

3 - Giovanni Ferrari

Due Mondiali, 1934 e 1938, e una Coppa Internazionale vinti da protagonista con la Nazionale di Pozzo, per questa mezzala dalla strepitosa carriera anche a livello di club: 5 scudetti con la Juventus, 2 con l’Inter e uno con il Bologna.

44 presenze in una Italia che avrebbe anche allenato portandola ai Mondiali del 1962.

4 - Andrea Pirlo

Campione mondiale 2006 con l’Italia di Lippi e vincente anche a livello di club: 2 Champions League con il Milan e 6 scudetti, 2 con il Milan e 4 con la Juventus.

In Nazionale 116 presenze con 5 commissari tecnici diversi (Trapattoni, Lippi, Donadoni, Prandelli e Conte), la sua carriera ha avuto una svolta con Mazzone, che lo spostò da trequartista a playmaker davanti alla difesa.

5 - Bruno Conti

Giocatore di fantasia ma anche di corsa, esterno utilizzabile su entrambe le fasce, il campione del mondo 1982 aveva caratteristiche tecniche e tattiche uniche.

A livello di club un solo scudetto con la Roma, nel mondo è conosciuto per ciò che ha fatto con la Nazionale di Bearzot: 47 presenze e due Mondiali (1982 e 1986) disputati.

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6 - Marco Tardelli

L’emblema del centrocampista eclettico, capace di contrastare, costruire e proporsi come terminale offensivo, è stato il campione del mondo 1982, per sempre fissato nella memoria collettiva dall’urlo dopo il suo gol del 2-0 nella finale con la Germania Ovest.

5 scudetti e una Coppa dei Campioni, fra le altre cose, con la maglia della Juventus, per un giocatore che con Bearzot commissario tecnico ha giocato 2 Mondiali, 1978 e 1982, e totalizzato 81 presenze in azzurro.

7 - Giacomo Bulgarelli

Bandiera del Bologna, con cui ha vinto lo storico scudetto 1963-64, elegante mezzala destra, finchè non è stato tormentato dagli infortuni è stato un punto fermo della Nazionale con cui cui ha disputato 2 Mondiali, 1962 e 1966, vincendo l’Europeo 1968 con Valcareggi commissario tecnico.

29 presenze in azzurro, che sarebbero potute essere molte di più.

8 - Roberto Donadoni

Straordinario nel dribbling ma anche intelligente a livello tattico, con il Milan ha vinto tutto: 3 Coppe dei Campioni/Champions e 6 scudetti su tutto il resto.

In Nazionale 2 Mondiali disputati, uno con Vicni (Italia ’90) e uno con Sacchi (USA ’94), terzo posto e secondo. 63 le presenze in azzurro di un campione molto sottovalutato.

9 – Sandro Mazzola

Figlio di Valentino e grande rivale sportivo e mediatico di Rivera, oltre che stella dell’Inter con cui ha vinto 2 Coppe dei Campioni e 4 scudetti.

Lunga 70 presenze, con 3 Mondiali disputati (1966, 1970 e 1974), la sua carriera azzurra, con le gemme della vittoria all’Europeo del 1968 e della finale mondiale in Messico.

10 – Jorginho

Regista di grande intelligenza ma anche vigore, nato in Brasile ma formatosi nelle giovanili del Verona prima di diventare italiano, è stato il leader tecnico insieme a Donnarumma della Nazionale di Mancini che ha conquistato Euro 2020.

57 presenze in azzurro, con il dispiacere di non avere mai disputato un Mondiale.

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