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Pronostico Finale Conference League 2024-25 – Real Betis-Chelsea – 28 maggio 2025 - ore 21:00

QUOTE CONFERENCE LEAGUE

REGISTRAZIONE

La finale della quarta edizione della Conference League sarà giocata da Real Betis e Chelsea mercoledì 28 maggio 2025 alle 21:00 a Wroclaw, in Polonia. Il vincitore entrerà di diritto nella prossima Europa League.

Per il Real Betis è la prima finale di una coppa europea nella sua storia, mentre per il Chelsea è la dodicesima: vittorie in Champions League nel 2012 e nel 2021, in Coppa delle Coppe nel 1971 e nel 1998, in Europa League nel 2013 e nel 2019, in Supercoppa nel 1998 e nel 2021 e in Coppa del Mondo per club nel 2021, finali perse nella Champions League 2008 e nelle Supercoppe 2012 e 2019.

Nel caso i Blues vincessero la Conference diventerebbero la prima squadra europea a conquistare tutte e quattro le coppe, ovviamente considerando l’Europa League erede diretta della vecchia Coppa UEFA. Si giocherà al Wroclaw Stadium, conosciuto anche come Traczynski Arena, lo stadio dello Slask Wroclaw inaugurato nel 2011, con una capienza di 42.771 spettatori.

Finale con regole classiche, quindi con tempi supplementari dopo l’eventuale parità nei 90’ e con i calci di rigore in caso di parità anche dopo i supplementari.

Pronostico di Real Betis-Chelsea

Non ci sono dubbi sul fatto che il Chelsea sia il favorito di questa finale: LeoVegas quota a 1.67 la sua vittoria nei 90’, contro il 4.75 del Real Betis e il 3.65 del pareggio.

Ancora più nette le differenze per la vittoria della Conference League in generale, comunque ottenuta, ai supplementari o ai calci di rigore: 1.40 la quota del Chelsea e 2.75 quella della squadra spagnola.

Addirittura diverse anche le quote della vittoria ai calci di rigore, che di solito sono uguali: a 10.00 quella della squadra di Maresca, a 11.00 quella del Real Betis.

Al di là del risultato, le previsioni su chi farà la partita sono chiare: LeoVegas dà a 1.72 l’Over 4,5 tiri del Chelsea e a 3.80 l’Over 4,5 tiri del Real Betis.

Per quanto invece riguarda i calci d’angolo, indicatore comunque di superiorità offensiva, lo scenario che vede il Chelsea tirarne di più è quotato a 1.50, contro il 2.90 della squadra di Pellegrini e il 6.40 del pareggio.

QUOTE REAL BETIS-CHELSEA

Come il Real Betis è arrivato alla finale

Il Real Betis allenato da Manuel Pellegrini, ha iniziato la sua Conference League dalle qualificazioni, superando nello spareggio il Kryvbas: vittoria 0-2 a Kosice, gol di Avila e Rodri, e vittoria 3-0 al Villamarin con gol di Ruibal e doppietta di Ezzalzouli. Il Betis ha poi iniziato la fase a campionato perdendo 1-0 in Polonia contro il Legia Varsavia e pareggiando 1-1 a Siviglia (gol di Ezzalzouli).

Poi la vittoria 2-1 sul Celje (Natan e Juanmi), la sconfitta 2-1 in Repubblica Ceca contro il Mlada Boleslav (gol di Lo Celso), per chiudere con due vittorie: 0-1 sul campo del Petrocub (gol di Bakambu) e 1-0 in casa contro l’HJK (gol di Johnny).

In definitiva per il Real Betis una stagione regolare abbastanza modesta, chiusa al quindicesimo posto con 3 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, in totale 6 gol fatti e 5 subiti. Molto meglio la fase a eliminazione diretta: superati il Gent nello spareggio, 0-3 in Belgio (Antony, Bakambu e Altimira) e sconfitta 0-1 a Siviglia, il Vitoria Guimaraes negli ottavi, 2-2 in casa (Bakambu, Isco) e 0-4 in Portogallo (Antony, Isco e doppietta di Bakambu), lo Jagiellonia nei quarti, 2-0 a Siviglia (Bakambu e Jesus Rodriguez) e 1-1 in Polonia (Bakambu).

Equilibratissima la semifinale con la Fiorentina: vittoria 2-1 al Villamarin (gol di Ezzalzouli e Antony, con Ranieri ad accorciare le distanze per i viola) e peraggio 2-2 al Franchi dopo che la Fiorentina aveva vinto 2-1 nei 90’ grazie alla doppietta di Gosens dopo il gol iniziale di Antony.

Del solito Ezzalzouli la rete decisiva, al 7’ del primo tempo supplementare. Nella Liga il Real Betis si è ben comportato, arrivando sesto e quindi in Europa League senza bisogno di vincere a Wroclaw. Finito agli ottavi di finale, contro un Barcellona travolgente, il percorso in Coppa del Re.

Come il Chelsea è arrivato alla finale

Finora la Conference League del Chelsea guidato da Enzo Maresca è stata quasi trionfale, partendo dalle 6 vittorie su 6 partite di stagione regolare che l’hanno collocato al primo posto in classifica.

4-2 al Gent (gol di Veiga, Neto, Nkunku e Dewsbury-Hall), 1-4 al Panathinaikos (doppietta di Joao Felix, gol di Mudryk e rigore di Nkunku), 8-0 al Noah (Adarabioyo, Guiu, Disasi, Mudryk, doppiette di Joao Felix e Nkunku), 0-2 all’Heidenhein (Nkunku e Mudryk), 1-3 all’Astana (Veiga e doppietta di Guiu), 5-1 allo Shamrock Rovers (Dewsbury-Hall, Cucurella e tripletta di Guiu): 26 gol segnati e 5 subiti… Il filotto di vittorie è proseguito negli ottavi di finale: 1-2 sul campo del Copenhagen (James e Fernandez) e 1-0 (Dewsbury-Hall) in casa.

Qualificazione chiusa all’andata anche nei quarti contro il Legia Varsavia: vittoria 0-3 in Polonia (gol di George e doppietta di Madueke) e sconfitta 1-2 (Cucurella) a Stamford Bridge, unica partita non vinta dal Chelsea in tutta la Conference League. Senza problemi anche la semifinale con il Djurgarden: vittoria 1-4 a Stoccolma (Sancho, Madueke e doppietta di Jackson) e vittoria 1-0 a Londra (Dewsbury-Hall).

Quanto alla Premier League, il rendimento del Chelsea è stato buono senza essere esaltante, sempre in zona Champions League o dintorni. Male invece i Blues sono andati nelle due coppe inglesi: fuori a sedicesimi di FA Cup per mano del Brighton e fuori agli ottavi di EFL Cup perdendo con il Newcastle.

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L’arbitro di Real Betis-Chelsea

La finale di Conference League del 28 maggio 2025 fra Real Betis e Chelsea sarà arbitrata sarà arbitrata dal bosniaco Irfan Peljto, supportato dai connazionali Senad Ibrišimbegovic e Davor Beljo.

Il quarantenne Peljto è un arbitro internazionale dal 2015 e dirigerà la sua prima finale di una competizione UEFA per club. In questa stagione ha arbitrato sette partite di UEFA Champions League, tra cui l’andata dei quarti tra Arsenal e Real Madrid, e quattro di UEFA Europa League.

Quarto uomo il turco Halil Umut Meler, assistente di riserva l’altro turco Kerem Ersoy. Franco-italiano il VAR, con Jerome Brisard, Willy Delajod e Marco Di Bello.

Analisi tattica di Real Betis-Chelsea e giocatori chiave

Il Real Betis di Manuel Pellegrini si presenta alla finale con un’identità tattica ben definita, costruita attorno a un 4-2-3-1 che privilegia il gioco palla a terra e la fluidità nelle catene laterali. Il tecnico cileno ha plasmato una squadra capace di alternare costruzione dal basso e attacchi diretti, sfruttando la versatilità dei suoi interpreti.

La filosofia di Pellegrini si basa su scambi ravvicinati, movimenti senza palla e un pressing strutturato per recuperare il pallone in zone avanzate. Il Betis utilizza un portiere attivo nella costruzione come Vieites e centrali difensivi (Bartra e Natan) che avviano l’azione cercando l’attaccante o le ali.

Le catene laterali, con terzini mobili come Ruibal e Perraud, sono fondamentali per creare superiorità numerica, sovrapposizioni e cross verso l’area. La squadra ama sviluppare il gioco sugli esterni, con triangolazioni e inserimenti dei centrocampisti.

Giocatore chiave del Betis è il trequartista Isco: a 33 anni l’ex Real Madrid è il faro creativo della squadra. La sua visione di gioco, il suo dribbling e la sua capacità di collegare centrocampo e attacco sono fondamentali. Da non dimenticare Bakambu, il terminale offensivo, il contropiedista Ezzalzouli, che con Antony potrebbe essere decisivo, è il dinamico Fornals a centrocampo.

Maresca, formatosi nelle giovanili del Manchester City sotto Pep Guardiola, ha portato a Londra un calcio posizionale, basato su possesso palla (62.5% di media) e una struttura tattica rigida ma efficace, spesso schierata con un 4-2-3-1 o 4-3-3.

I Blues costruiscono dal basso con i centrali che si aprono e i terzini (soprattutto Cucurella) che si alzano per dare ampiezza. Il gioco si sviluppa attraverso un possesso paziente, con i centrocampisti (Dewsbury-Hall e Caicedo) che dettano i tempi e cercano verticalizzazioni per gli esterni o il trequartista (Nkunku).

Fase di non possesso: In fase difensiva, il Chelsea adotta un pressing medio-alto, con i centrocampisti che chiudono le linee di passaggio centrali e gli esterni che rientrano per compattare le linee. Il barometro della squadra Marc Cucurella, terzino sinistro decisivo in fase di spinta, ma da guardare con attenzione sono anche Dewsbury-Hall, il cuore del centrocampo, l’ala Sancho e il trequartista Nkunku.

La finale si preannuncia come un duello tra due filosofie simili ma con sfumature diverse. Il Betis di Pellegrini cercherà di sfruttare le fasce e il pressing alto per recuperare palla e colpire in contropiede, con Isco e Bakambu come leader.

Il Chelsea, invece, punterà sul dominio del possesso e sulla qualità individuale di Sancho e Nkunku per scardinare la difesa spagnola. La chiave sarà il centrocampo: se Fornals e Johnny riusciranno a limitare Dewsbury-Hall e Caicedo, il Betis potrebbe trovare spazi in transizione.

Al contrario, se il Chelsea imporrà il proprio ritmo, la difesa a uomo del Betis potrebbe soffrire. I numeri favoriscono il Chelsea, soprattutto per l’attacco devastante.

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