Come tutti i metodi di conteggio delle carte nel Blackjack, il metodo Halves è utilizzato per ottenere un vantaggio sul banco. È un metodo avanzato, di sicuro più complesso rispetto a sistemi come l'Hi-Lo, ma dalla sua ha il fatto che offre una maggiore precisione.
Il metodo Halves (conosciuto anche come Metodo delle Mezze) è stato sviluppato da Charles ‘Chip’ Griffin ed è considerato un sistema bilanciato, il che significa che il conteggio finale di un mazzo completo dovrebbe essere zero. La particolarità del metodo Halves sta nei valori frazionari assegnati alle carte, che lo rendono più preciso ma anche più complesso da applicare rispetto a metodi più semplici come l'Hi-Lo.
L'obiettivo è ovviamente monitorare il rapporto tra carte alte (favorevoli al giocatore) e carte basse (favorevoli al banco) ancora in gioco per regolare le puntate e le decisioni di gioco.
Nel metodo Halves a ogni carta viene assegnato un valore specifico, inclusi valori frazionari. Le carte 2 e 7 valgono +0,5, le carte 3, 4 e 6 valgono +1, la carta 5 vale +1,5, la carta 8 vale 0, la carta 9 vale -0,5, le carte 10, J, Q, K, A valgono -1.
Ma perché questi valori, che a chi è abituato ad altri metodi di conteggio possono sembrare strani? Le carte basse (2, 3, 4, 5, 6) hanno valori positivi perché, quando escono, aumentano la probabilità di carte alte rimaste nel mazzo, favorevoli al giocatore.
Il 5 ha un valore più alto (+1,5) perché è la carta più vantaggiosa da rimuovere per il giocatore, riduce infatti le possibilità di sballare per il banco. Le carte alte (10, figure, assi) hanno valori negativi perché, quando escono, riducono la probabilità di carte alte rimaste, avvantaggiando il banco. Il 9 ha un valore leggermente negativo (-0,5), mentre l'8 è neutrale (0).
Il metodo Halves si basa su un conteggio continuo (running count) che viene aggiornato ogni volta che una carta viene rivelata. All'inizio di un nuovo sabot il conteggio parte da zero.
Si somma o si sottrae il valore Halves di ogni carta che si vede (nostre, del banco, degli altri giocatori). Va calcolato anche il true count: per giochi con più mazzi si divide il running count per il numero stimato di mazzi rimanenti nel sabot. Ad esempio, se il running count è +3 e rimangono 2 mazzi, il true count è +3 diviso 2 uguale a +1,5.
Se il true count è alto (o comunque positivo), ci sono più carte alte rimaste, quindi va aumentata la puntata e adattata la strategia (ad esempio raddoppiare o splittare più spesso). Se invece il true count è basso (negativo), ci sono più carte basse, quindi bisogna ridurre la puntata e giocare in modo più conservativo.
Come si vede, il metodo Halves richiede una buona capacità di calcolo mentale a causa dei valori frazionari, ma la sua precisione lo rende più efficace di altri.
Immaginiamo una partita con un sabot da 4 mazzi. Iniziamo con un running count di 0. Prima mano con queste carte rivelate: noi 5 (valore +1,5) e 7 (valore +0,5), un altro giocatore 10 (valore -1) e 3 (valore +1), il banco (carta scoperta) un K (valore -1). Il running count dopo la mano e quindi di +1.
Per quanto riguarda il true count, rimangono circa 4 mazzi e quindi il true count è uguale a +1 diviso 4, circa +0,25. Il true count è basso, quindi va mantenuta una puntata minima e bisogna giocare in modo standard. Seconda mano con queste carte rivelate: noi 4 (valore +1) e 9 (valore -0,5), un altro giocatore 2 (valore +0,5) e 6 (valore +1), il banco (carta scoperta) A (valore -1).
Calcolo del running count dopo la seconda mano: +2. True count: rimangono circa 3,5 mazzi, quindi il true count è uguale a +2 diviso 3,5, cioè circa +0,57. Il true count è ancora basso, quindi si continua con puntate minime.
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