19 Maggio 2025 - di Stefano Olivari
Tutto virtualmente aperto a un turno dalla fine del campionato di Serie A 2024/25 fra lotta per lo scudetto, lotta per la Champions League e lotta per la salvezza.
Il Napoli pareggiando 0-0 a Parma è andato a 79 punti mantenendo il punto di vantaggio sull’Inter che ha fatto 2-2 in casa contro la Lazio. Già sicura della Champions era l’Atalanta, che comunque ha vinto 2-3 sul campo del Genoa, mentre quarta a 67 punti è la Juventus che ha battuto 2-0 l’Udinese rimanendo un punto davanti alla Roma che ha battuto 3-1 il Milan e 2 davanti alla Lazio.
La Fiorentina battendo 3-2 il Bologna fresco vincitore della Coppa Italia, e quindi sicuro della partecipazione all’Europa League, lo ha raggiunto al settimo posto a quota 62, mentre il Milan è nono a 60. Per quanto riguarda il fondo della classifica, il Cagliari battendo 3-0 il Venezia si è aritmeticamente salvato, mentre il Verona che ha pareggiato 1-1 con il Como è salito a quota 34 punti, uno davanti al Parma e 3 davanti al Lecce che ha battuto 1-0 il Torino.
L’Empoli ha gli stessi punti del Lecce dopo avere battuto 1-3 proprio il Monza, e il Venezia due di meno. Quindi prima della disputa degli ultimi 90’ il Venezia è in B insieme al Monza mentre Lecce e Empoli dovrebbero giocarsi in un doppio spareggio la permanenza in Serie A.
Il Napoli ha provato a perdere lo scudetto a una giornata dalla fine, ma non c’è riuscito, per demerito dell’Inter (o merito della Lazio).
Contro un Parma motivato dalla salvezza non ancora aritmetica, peraltro non ancora raggiunta nemmeno dopo questo 0-0, la squadra di Conte ha comunque giocato una buona partita, una delle migliori degli ultimi mesi, colpendo tre legni e sfiorando il gol in tante altre occasioni nonostante l’ennesima partita anonima di Lukaku, scommessa di Conte vinta solo parzialmente, visto che l’età del belga con il passare degli anni non diminuisce di certo.
Tantissima tensione, come è ovvio, con il rigore per il fallo su Neres cancellato dal VAR, e caos finale che ha portato alle espulsioni di Conte e Chivu, con l’allenatore rumeno ch conferma il buon record contro le squadre forti, contro cui non si vergogna di difendersi. Adesso dopo il pareggio con il Genoa e lo 0-0 del Tardini il Napoli ha il suo destino in mano al Maradona, contro un Cagliari già salvo.
Sembra un risultato già scritto, ma anche senza citare il solito Roma-Lecce 1986 la storia del calcio insegna che per i festeggiamenti bisogna aspettare.
La delusa di giornata è senza dubbio l’Inter, più per ciò che ha perso (lo scudetto) che per come lo ha perso, visto che la Lazio in lotta per la Champions fin dal primo l’ha messa in difficoltà con un 4-3-3 dal baricentro basso, per innescare i contropiede di Isaksen, Castellanos e Dia.
In ogni caso due volte i neroazzurri, privi di Lautaro Martinez, sono andati in vantaggio, e per due volte sono stati ripresi dall’eterno Pedro. L’ultima al 90’, per un calcio di rigore decretato dal VAR del napoletano Guida, che nelle scorse settimane sosteneva di non avere la serenità per dirigere le partite del Napoli mentre evidentemente la serenità l’ha ritrovata per occuparsi di partite che decidono lo scudetto del Napoli.
Ma il fallo di mano di Bisseck c’era, l’Inter non può attaccarsi a questo visto che la sorte le aveva servito una possibilità insperata e che questa possibilità l’ha sprecata. La squadra di Inzaghi, espulso come espulso è stato Baroni, chiuderà il suo strano campionato a Como, nella speranza che il Cagliari faccia il miracolo.
La Juventus può rendere tollerabile una stagione fin qui pessima strappando all’ultima giornata il quarto posto da Champions, visto dopo la vittoria su un’Udinese in ciabatte ha un punto di vantaggio sulla Roma e due sulla Lazio.
La prossima partita sarà a Venezia, contro una squadra più debole dell’Udinese ma anche molto più motivata, mentre la Roma andrà a far visita a un Torino in vacanza e la Lazio ospiterà un Lecce che come il Venezia è in piena lotta per la salvezza. Un incrocio molto interessante, perché proprio andando in vantaggio contro il Lecce la squadra di Baroni motiverebbe il Venezia a dare il massimo, fornendo nel contempo un assist alla Roma.
La contemporaneità delle partite porterà a calcoli ma anche a spettacolo, anche se tutto potrebbe essere superato da una Juventus che al Penzo chiuda subito il discorso. Per quanto riguarda il futuro di Tudor il discorso è invece già chiuso e non andrà oltre il Mondiale del club, ma questa non è una sorpresa anche se l’allenatore croato per qualche giorno ha sperato di non essere soltanto un traghettatore.
Di fronte alla prospettiva del ritorno di Conte non c’è Tudor che tenga, ma certo chiudere con la qualificazione Champions (tutto da dimostrare che Thiago Motta non ci sarebbe arrivato) sarà un bene per il prosieguo della sua carriera.
La retrocessione in Serie D di Milan Futuro spiega la stagione del Milan quasi meglio del disastro della prima squadra, tornata nona dopo la sconfitta dell’Olimpico e con zero possibilità di una qualificazione europea, dopo essersi giocato il jolly nella finale di Coppa Italia contro il Bologna.
L’intervista di Boban che sta impazzando sul web sintetizza, sia pure con durezza e da un punto di osservazione privilegiato, i tanti errori commessi dalla dirigenza del Milan di Cardinale, anche se per i media i colpevoli sono sempre gli allenatori e i giocatori: ma Fonseca e Sergio Conceicao sono buonissimi tecnici e la stessa rosa, fatta eccezione per i difensori centrali, sarebbe da qualificazione Champions fischiettando.
Gli errori sono tutti a livello di gestione e di ambiente, con i vertici, Scaroni e Furlani, che con il calcio c’entrano zero, un capo dello scouting come Moncada che non ha la cilindrata per fare il direttore sportivo, e uno come Ibrahimovic, al di là della vaghezza del ruolo di senior advisor, che ha clamorosamente fallito come motivatore, cioè l’unica cosa che doveva fare.
A questo punto chiunque esca vincitore dal cosiddetto casting per il direttore sportivo sarà sempre meglio di nessuno. A meno che il Milan sia davvero in vendita, con l’arabo della situazione a presentarsi con Maldini.
Chi accompagnerà il Monza in Serie B? Tutto lascia pensare che una delle due squadre sia il Venezia, che affronta una Juventus a caccia della qualificazione alla Champions, ma se la squadra di Di Francesco vincesse allora si aprirebbero nuovi scenari, visto che Lecce e Empoli sono 2 punti avanti.
Il Lecce affronta una Lazio anche lei a caccia della Champions, mentre l’Empoli ospita il Verona che è 3 punti avanti rispetto alla coppia Lecce-Empoli e che in teoria potrebbe essere risucchiato da un successo della squadra di D’Aversa, così come il Parma i cui punti di vantaggio sulla coppia Lecce-Empoli sono 2 ma con la prospettiva di incontrare l’Atalanta che ha già raggiunto il suo obiettivo ma che giocando in scioltezza può asfaltare chiunque.
Un finale di campionato davvero emozionante, con soltanto due partite, Bologna-Genoa, Milan-Monza e Udinese-Fiorentina, senza qualcosa in palio.
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Articolo Pubblicato il: 19 Maggio 2025 |
Scritto da: Stefano Olivari |
Laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi, ha iniziato a scrivere nel 1994 per La Voce di Indro Montanelli, proseguendo con testate come La Repubblica, Mediaset, Radio RAI e Guerin Sportivo. Nel 2000 ha fondato il sito Indiscreto, punto di riferimento per lo sport e i media. Autore di dodici libri su sport e cultura pop. |
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