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Sfondo arancione con impronta di zampa rossa.

La Serie A 2025/26 dopo il quarto turno

  • 23 Settembre 2025 - di Stefano Olivari

Il Napoli è rimasto l’unica squadra a punteggio pieno dopo quattro turni della Serie A 2025/26, davanti alla Juventus che è 2 punti dietro. Terze Milan e Roma a 9, mentre teoricamente in Europa e Conference League sarebbero le quinte, Atalanta e Cremonese a 8 punti. Inter decima a 6 punti, mentre per quanto riguarda la retrocessione Genoa, Fiorentina e Parma sono terzultime a 2 punti, con Lecce e Pisa ultime a 1.

Napoli-Pisa 3-2 - Conte sottoritmo

Una versione minore del Napoli, senza Lobotka e Anguissa, quasi 90’ sottoritmo, ha faticato contro un Pisa determinato, che ha reagito anche sotto di due gol e nel finale di partita ha sfiorato un clamoroso 3-3. Seconda nota positiva per Conte, dopo il risultato, la rabbia con cui è entrato in campo Lucca, il primo danneggiato dall’arrivo di Hojlund. Campioni d’Italia e Conte da rivedere quando la Champions peserà.

Verona-Juventus 1-1 - Il peggior Locatelli

Una volta si sarebbe detto che la Juventus ha pagato le fatiche di coppa, ma il livello dei giocatori a disposizione di Zanetti e Tudor è così distante che questo mezzo passo falso dei bianconeri ha poche giustificazioni, con due sole occasioni da gol create in 90 minuti e il Verona vicino al colpo con Serdar. Male in particolare il centrocampo, con Locatelli alla sua peggior partita da molto tempo a questa parte. Però accettare il pareggio in una giornata no è segno di intelligenza e Tudor ha già mostrato di sapere cosa serve per rimanere a galla nella Juventus, oltre ai risultati.

Udinese-Milan 0-3 – Le guardie di Modric

Da profeta del corto muso a dispensatore di spettacolo: Allegri c’è e ha anche trovato una squadra capace di mascherare i propri limiti, in primis lo scadente livello individuale dei difensori. A Udine partita enorme di Pulisic, con Modric al solito perfetto: il concreto Allegri mette in condizione chi sa giocare a calcio di fare il suo gioco, e il quarantenne croato con Fofana e Rabiot come guardie del corpo potrebbe diventare il protagonista di una Serie A in cui dietro al Napoli vale davvero tutto.

Lazio-Roma 0-1 – Progetto Pellegrini

La Roma non ha un progetto, se non fingere di averlo grazie a un allenatore da progetto come Gasperini. Ma le stanno andando tutte bene, anche nel derby risolto da un Lorenzo Pellegrini che fino a pochi giorni fa ha tentato di regalare a chiunque e che l’allenatore non a caso aveva tenuto fuori squadra nelle prime tre partite. Lazio totalmente di transizione, piena di giocatori in scadenza di contratto nel 2026 o nel 2027 (ben 15 in totale), ma anche sfortunata: la reazione nel finale, con il palo di Cataldi e tutto il resto, è almeno segno che la squadra segue Sarri. Fino a dove e quando non si sa.

Torino-Atalanta 0-3 – Basta Cairo

Ennesima contestazione dei tifosi granata nei confronti di Cairo e certo non per il risultato, visto che la manifestazione è stata prima della partita. Baroni in modalità retrocessione, ma senza la grinta di chi è in questa parte della classifica, L’Atalanta non è guarita e non è quella degli anni scorsi, ma almeno Krstovic di è risvegliato. E negli ultimi minuti si è rivisto Lookman: dal suo ‘perdono’ e da come Juric lo gestirà dipende tutta la stagione.

Cremonese-Parma 0-0 – Pareggi di una volta

Unica cosa decente di questa partita il duello tutto fisico fra Baschirotto e Pellegrino: un pareggio senza emozioni, uno di quei pareggi dei tempi andati, fra due squadre che vogliono salvarsi senza affanni.

Bologna-Genoa 2-1 – Pura voglia

Vincendo di pura voglia, con il rigore di Orsolini al 99’, la squadra di Italiano a pochi giorni dalla sua entrata in scena in Europa League ha dimostrato di non voler tornare nell’anonimato. Provinciale come mosse di mercato, più che come atteggiamento. Ma sulla carta è una squadra da decimo posto, pur ben costruita.

Lecce-Cagliari 1-2 – Di Francesco da retrocessione

Di Francesco prosegue il suo cammino verso una retrocessione già scritta con una partita tremenda, con Falcone migliore in campo, riuscendo addirittura nell’impresa di rivitalizzare Belotti, autore di una doppietta. Il problema del Lecce non è l’ultimo posto in classifica, dopo un inizio di campionato con un pareggio e tre sconfitte, e nemmeno il basso livello della rosa, ma il fatto di non avere una direzione. Non potendo cambiare 25 giocatori, per quanto almeno 15 non siano da Serie A, è facile pensare che il più a rischio sia l’allenatore.

Inter-Sassuolo 2-1 – Pio senza gol

Doveva essere la grande serata di Pio Esposito e in effetti il giovane centravanti ha giocato una buona partita in un’Inter che non ha concretizzato l’enorme numero di occasioni, rischiando anche di farsi riprendere nel finale. Fra mezzi infortuni e turni di riposo politici, Chivu sta cercando di scuotere una squadra sempre uguale a se stessa con qualche cambio (nell’occasione hanno giocato dal primo minuto Josep Martinez, Akanjii, Sucic e appunto Esposito), ma tutti sanno chi giocherà nelle partite senza domani. Grosso ha impostato un Sassuolo difensivo, innescando poco Berardi, Pinamonti e Laurienté, ma pensare di salvarsi puntando sul proprio reparto più debole, cioè la difesa, è un vero azzardo.

Fiorentina-Como 1-2 – Pioli senza fuoco

Da quando è tornato dall’Arabia Pioli non è più on fire, al di là dei risultati. Il Como è andato al Franchi a dominare, trovando però il gol della vittoria soltanto nel recupero, ma le sensazioni che danno i viola sono davvero brutte. Un mercato dispendioso e Kean trasformato in bandiera hanno finora portato a poco.

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Articolo Pubblicato il: 23 Settembre 2025
Scritto da: Stefano Olivari
Laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi, ha iniziato a scrivere nel 1994 per La Voce di Indro Montanelli, proseguendo con testate come La Repubblica, Mediaset, Radio RAI e Guerin Sportivo. Nel 2000 ha fondato il sito Indiscreto, punto di riferimento per lo sport e i media. Autore di dodici libri su sport e cultura pop.

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