L’Europa League viene considerata la seconda coppa europea per ordine di importanza e, dalla stagione 2009/10, da quando cioè ha assunto questa denominazione mutuandola da Coppa UEFA, i premi sono andati a salire, anche se negli ultimi due anni sono scesi rispetto alle stagioni precedenti, per i motivi che andremo a vedere.
Nell’edizione 2023/24 dell’Europa League, sono Roma e Atalanta che difendono i colori dell’Italia, in attesa di qualche eventuale “retrocessione” di una squadra italiana che al momento sta disputando la Champions League, ma che a febbraio potrebbe malauguratamente trovarsi a disputare i playoff per proseguire in Europa League.
Con questa nuova denominazione, le squadre italiane non hanno mai vinto questa coppa. Infatti l’ultimo successo italiano risale al Parma, vincitore della Coppa UEFA nella stagione 1998/99. Da allora, l’Inter ha disputato la finale di Europa League nel 2020, perdendola contro il Siviglia, e la Roma ha perso contro lo stesso avversario spagnolo la finale 2023.
Sommario:
Rispetto alla Champions League che ha un montepremi di 2.02 miliardi di euro, e che andrà ad aumentare con l’introduzione del nuovo format a partire dalla stagione 2024/25, l’Europa League ha un montepremi complessivo decisamente inferiore, che ammonta a 465 milioni di euro. Questo montepremi è addirittura leggermente peggiorato rispetto a due stagioni fa, e questo per la creazione da parte dell’UEFA della Conference League, che ha assorbito parte degli introiti che si spartivano le squadre iscritte all’Europa League. Ovviamente l’Europa League, come Champions e Conference, prevede una serie di bonus rispetto al turno che viene conquistato da ogni squadra, e che ammontano come segue:
L’Europa League prevede poi nella prima fase un premio presenza di 3,63 milioni di euro, un premio di 630.000 euro a vittoria e di 210.000 euro per il pareggio.
Il montepremi complessivo dell’Europa League ovviamente non è composto solo dai bonus per il passaggio del turno ma, come le altre due coppe dell’UEFA, si fa riferimento anche al “market pool” (i diritti televisivi), e al ranking storico, che si riferisce ai coefficienti decennali stilati dall’UEFA.
L’UEFA stessa stima quindi che una squadra che conquista l’Europa League possa portare nelle proprie casse fra premi, market pool e ranking storico, circa 23 milioni di euro.
Dalla stagione 2024/25, come per Champions e Conference, anche l’Europa League cambierà format, con l’eliminazione della fase a gruppi e l’introduzione di un girone unico, e con 8 partite garantite a ciascuna partecipante- a differenza delle 6 attuali nei gironi.
La grande differenza è che non ci sarà più mobilità nelle coppe, e quindi non sono più previste retrocessioni dalla Champions all’Europa League, e da quest’ultima alla Conference League, quindi chi inizierà in una coppa, potrà finire il proprio percorso solo in quella coppa.
Il montepremi dell’Europa League crescerà con il nuovo format, anche se comunque rimarrà sensibilmente inferiore rispetto a quello della Champions League.
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