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Dimensioni e misure campo da tennis regolamentare | Blog LeoVegas Sport

Dimensioni e misure campo da tennis regolamentare

Il tennis è lo sport più internazionale di tutti, con regole condivise in tutto il mondo. Per questo è importante conoscere le dimensioni del campo su cui si gioca e soprattutto le caratteristiche delle diverse superfici di gioco, che peraltro sono in continuo mutamento e vanno incrociate con quelle delle palline, più pesanti sulle superfici veloci e più leggere su quelle lente.

Sommario:

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Larghezza campo da tennis

Il campo da tennis considerato standard ha una larghezza di 10,97 metri, comprensivi dei due corridoi laterali per il doppio che sono larghi ognuno 1,37 metri. Si può quindi dire che il campo da gioco per il singolare sia largo 8,23 metri. Da ricordare che ci deve comunque essere abbastanza spazio libero ai lati, per permettere i movimenti dei giocatori, uno spazio che nelle gare internazionali deve essere come minimo di 3,65 metri per lato.

Lunghezza campo da tennis

Il campo da tennis ha una lunghezza di 23,78 metri, quindi la rete divide due metà campo lunghe 11,89 metri l’una. La lunghezza della riga che dalla rete va a delimitare l’area del servizio, anzi dei servizi, è di 6,40 metri.

Dimensioni delle linee

Le linee di un campo da tennis hanno misure indicative e non troppo precise, anche se più o meno in tutto il mondo vengono tracciate allo stesso modo. La linea del servizio è di 5 centimetri, le altre sono fra i 2,5 e i 5, mentre la linea di fondo può arrivare fino a 10.

Misure della rete e dei suoi pali

La rete che divide le due metà campo ha un’altezza di 0,914 metri nel suo punto centrale e di 1,07 metri ai pali di sostegno, che da regolamento devono trovarsi 0,91 metri fuori dal campo. È quindi fondato il luogo comune che sia più ‘sicuro’ tirare centrale, nell’ottica del mandare la pallina al di là della rete.

Tipi di superficie

La superficie su cui si gioca a tennis è fondamentale, anche se oggi le differenze di velocità e rimbalzo sono inferiori rispetto a quanto fossero vent’anni fa, visto che l’obbiettivo è quello di avere i giocatori piuù foirti in grado di fare strada in tutti i tornei. Negli anni Settanta, Ottanta e Novanta la situazione era ben diversa, tanto da generare classifiche molto diverse a seconda dei campi.

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Erba

I campi in erba sono i più veloci. Di solito l’erba è piantata su un terreno molto duro, con l’usura del’erba ed i cattivi rimbalzi che costituiscono una ulteriore variabile. I rimbalzi non sono soltanto veloci, ma anche bassi, cosa che rende tatticamente utile guadagnare la rete nel tempo più breve possibile. Per i tornei dello Slam i campi in erba sono stati utilizzati a Wimbledon dal 1877 ad oggi, agli US Open dal 1881 al 1974 e agli Australian Open dal 1905 al 1987. Per gran parte della storia del tennis, quindi, tre quarti del Grande Slam si è disputato su erba.

Cemento

I campi duri, genericamente definiti ‘cemento’, sono realizzati in materiale rigido uniforme, spesso ricoperto da uno strato superficiale acrilico, per dare una maggiore consistenza di rimbalzo rispetto ad altre superfici all'aperto. Il cemento varia come velocità, ma in linea di massima si può dire che è una superficie più veloce rispetto alla terra battuta, anche se non quanto l’erba. Gli US Open si giocano su Laykold e gli Australian Open su GreenSet, entrambi campi duri con rivestimento acrilico. Per i Grandi Slam i campi duri sono stati utilizzati agli US Open dal 1978 e agli Australian Open dal 1988.

Terra battuta

I campi in terra battuta sono fatti di scisto frantumato, pietra o mattoni, e sono di base i più lenti. I campi in terra battuta rallentano infatti la palla e producono un rimbalzo più alto rispetto all'erba e al cemento. Per questo motivo la terra battuta toglie molti dei vantaggi a chi è al servizio, ma nel tennis moderno il servizio conta tantissimo anche sulla terra. Da considerare anche un altro aspetto: i campi in terra battuta sono più economici da costruire rispetto ad altri tipi di campi da tennis, ma la loro manutenzione costa di più, come minimo devono essere rullati con frequenza. I campi in terra battuta sono più comuni in Europa e in Sud America che negli Stati Uniti e sono più graditi ai giocatori amatoriali. Per i Grandi Slam i campi in terra battuta sono stati utilizzati per gli Open di Francia dal 1891 e per gli US Open dal 1975 al 1977.

Sintetico

Il sintetico, definizione vaga così come quella inglese ‘carpet’, cioè tappeto, è tipicamente la superficie per il tennis indoor anche se ci sono tappeti per l’attività all’aperto. Per tappeto nel tennis si intende comunque qualsiasi rivestimento rimovibile del campo. In concreto, le arene indoor conservano rotoli di rivestimento in gomma e li installano temporaneamente per gli eventi tennistici. Di solito il sintetico-tappeto è una superficie veloce, più dell'hardcourt, con un rimbalzo basso, ma anche in questo caso non si può generalizzare perché ci sono tappeti lenti. Spesso dipende da quale giocatore si voglia favorire.

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